Modifica di Borghetti Bugaron Band

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|Città=Fano
 
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[[Avanti e indrè]]
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Tuti machì in ste caruson, in sta glupa tonda che a la fin è el mond
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a fatighè, a smagunè, sensa sapé che sin na fila d’ bua ch’ha da caminè per armediè
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l’afit, el gas, el celulèr, utumobil, giubutin, èria cundisiunèta, dvd, le schèrp per chi fiulin
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Ste gir de quadrin, che gonfièn un sistema che ce tirarà giù per ‘na scarpèta
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Ij me ferm in ste viel, camin cost le mura e pu… boc dentra al carnevèl
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Rit.
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E alora avanti Pacasoni coi carri e ta ta ta
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e vedrei té quant è bela la libertà, a gì avanti e indrè su per sta sfilèta sensa pensier de dietra che rompen j stivèi
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E alora avanti Pacasoni coi carri e ta ta ta
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e vedrei té quant è bela la libertà
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che nò og dupran tuta sta alegria che dà un con d’energia
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per cumbata e campè
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Cost a sti mur ch’han fat i ruman, arvien in ment le guer ch’han fat in sti mièra d’an, che bagn de sangu, che pu c’è anca ades e la pora gent tel mes a cumbata… tra delinquent e inucent, tra car armèt e trator, tra carusin e carusel … e caruson da mort
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Me vien un magon ch’adè vag vers el Pincio e pu …boc dentra al carnevèl
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Rit.
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E maquasù dal Pincio veg el viel, la gent, el get, i car, le mascherèt e la “Musica Arabica” che è malagiù in fond, chisà che da machì én pèrt la riscosa del mond
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Rit.
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Avanti e indrè
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Tutti qui, nel carrozzone, nel fagotto tondo che alla fine è il mondo
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a dannarsi a faticare senza sapere che siamo solo bestie che devon camminare
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per rimediare affitto, gas e cellulare, macchina e giubbottino , aria condizionata, dvd, le scarpe del bambino
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Questo giro di quattrini che gonfia un sistema che ci tirerà giu per una scarpata
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Io prendo questo viale, vado per le mura e poi entro nel carnevale
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Rit E allora avanti Pacassoni coi carri e tatatà
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e vedrai te quant’è bella la libertà
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Andare avanti e indrè per questa sfilata
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senza pensieri dietro che rompono gli stivali
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Lungo le mura che hanno fatto i romani,
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tornano in mente guerre che han fatto in migliaia di anni,
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che bagno di sangue, che poi c’è anche adesso e la povera gente in mezzo a combattere
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tra delinquenti e innocenti, tra carri armati e trattori, tra carrozzine, carrozzelle … e carrozzoni da morto
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Mi viene un magone che adesso vado al Pincio e poi … entro nel carnevale
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Rit
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E quassù dal Pincio vedo il viale, la gente, il getto,
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i carri, le mascherate, la “Musica Arabita” che è laggiù in fondo,
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chissà che da qui non parta la riscossa del mondo

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