Manuale di stile

Da Dialetto Metaurense.
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Questa pagina riporta una guida dettagliata sullo stile e la formattazione da usare nella stesura dei lemmi del Dizionario; le convenzioni di formattazione comuni a tutti i vocaboli si trovano in questa stessa pagina. Per le segnalazioni di errori o altro, inseritele a fondo pagina nell'apposita sezione (non fatevi scrupoli a segnalare un errore, ogni errore in meno rende il manuale migliore!).

Attenzione: il manuale non è e non sarà mai completo, perché modifiche e aggiunte fanno parte di un progetto dinamico come il nostro

Titolo[modifica]

Questa sezione raccoglie le indicazioni per uniformare i titoli delle voci.

Maiuscole e minuscole nel titolo[modifica]

Le maiuscole nel titolo vanno messe solamente se sono previste dall'ortografia!

Questo significa che i titoli dei lemmi in Ex concordia felicitas Fanés vanno sempre in minuscolo; fanno eccezione:

  • i nomi propri di cose o persone
  • i nomi dei giorni della settimana e dei mesi in Ex concordia felicitas Fanés:
    es: Lundì, Genâr, ecc.


Accenti nel titolo[modifica]

Gli accenti nel titolo si mettono solamente se sono previsti dall'ortografia! Vedi Accento tonico

Punteggiatura nei titoli[modifica]

Sono assolutamente da evitare, nei titoli, i segni di punteggiatura finali: le frasi, le espressioni e le parole devono essere inserite senza interpunzioni finali (punto, punto esclamativo ecc.). Qualora ciò fosse parte dell'espressione o della frase, va indicato, al pari dell'accento, nel corpo della voce.

es: buongiorno, non buongiorno!, e chi sei, non chi sei?

Similmente, gli acronimi vanno inseriti (in maiuscolo) senza puntini o altri segni grafici.

es: ONU, non O.N.U.

Struttura di una voce[modifica]

Perché il Dizionario possa essere leggibile ed utilizzabile il più agevolmente e velocemente possibile, è bene che la struttura dei suoi lemmi sia il più possibile organica e rispondente ad uno standard omogeneo. Per fare ciò si utilizzano i template (pagine speciali che possono essere incluse in altre pagine), che permettono di creare sezioni standard nelle quali suddividere il contenuto della voce.

Sezioni indispensabili[modifica]

Orientativamente, una voce del Dizionario dovrebbe contenere:

  1. Al primo rigo un template iniziale, che specifichi la lingua cui appartiene il lemma compreso tra quattro = ad esempio ==Template:Tl== per il dialetto fanese.
  2. Al rigo sottostante il template che indichi tipo di parola (detta anche parte del discorso), ad esempio, {{-sost-|fan}} per un sostantivo fanese.
  3. Al terzo rigo il template Template:Tl (che scrive la parola in oggetto in grassetto) e di seguito il suo genere (maschile o femminile, da indicarsi in corsivo, con ''m'' o ''f'', se la parola ha un genere) e il numero (singolare, plurale o invariabile, da indicarsi in corsivo, con ''sing'', ''pl'' o ''inv''). Dopo genere e numero va messo un template per indicare l'eventuale paradigma vedi questa sezione per i template da utilizzare.
  4. Infine al quarto rigo un cancelletto # seguito dalla definizione del lemma. Se si vuole inserire un'altra definizione si va a capo e si ripete partendo di nuovo con un cancelletto (questo creerà un aiuto:elenco numerato delle definizioni).

I quattro elementi precedenti devono essere sempre presenti in una voce affinché ne sia garantita la qualità minima (una voce che non riporti la lingua in cui è scritta la parola, o non ne spieghi il significato, non può dirsi completa).

Vediamo ora in dettaglio questi elementi.

Lingua[modifica]

Un dizionario multidialettale...

La prima cosa da specificare, quando si inizia a scrivere un lemma relativo ad una parola (sia questa un nome, un verbo, un aggettivo, ecc.) è specificare la lingua a cui tale termine appartiene. È sempre bene ricordare che, pur essendo il nostro il Dizionario per il dialetto fanese, lo scopo del progetto è diventare una risorsa on-line multidialettale, per cui è opportuno non dare mai per scontato che il significato principale di una parola sia quello che essa ha nel dialetto fanese.

Per specificare il dialetto in cui la parola oggetto del lemma è in esame, si utilizzano i template linguistici. La sintassi per richiamare questi template consiste nel codice internazionale della lingua, posto tra due trattini (segni meno) -, ed inserito tra quattro parentesi graffe. Per dialetto fanese, ad esempio, il cui codice è -fan-, la sintassi da usare è:

== {{-fan-}} ==

che produce:

Stemma Fano.png Fanese

È importante prestare attenzione, ed inserire il codice correttamente. Una lista dei codici linguistici a disposizione è disponibile qui.

Se la parola di cui si tratta nella voce ha significati diversi in più dialetti, è opportuno riportarle tutte . Per aggiungere la trattazione di lemmi "forestieri" omografi è sufficiente porre, in fondo alla voce, un nuovo template linguistico, e procedere poi alla definizione del lemma stesso. Nel caso in cui la parola forestiera abbia esattamente lo stesso significato dello stesso termine italiano (come è il caso, ad esempio, di molte parole spagnole), può essere sufficiente, anziché ripetere la definizione già data, inserire semplicemente un rimando al lemma italiano.

Nel caso di parole che possiedono significati in numerose lingue, bisogna ordinare gli stessi in ordine alfabetico. Attenzione: in ogni caso il termine in fanese, se presente, deve essere posto sempre per primo, essendo questo il dizionario in lingua fanese.

Tipi di parole[modifica]

Nel template linguistico, è necessario inserire il template che specifichi il tipo di parola (o parte del discorso) in oggetto. La sintassi da utilizzare per richiamare questi template prevede l'inserimento del relativo parametro (sost per sostantivo, adv per avverbio, agg per aggettivo, verb per verbo ecc.), dopo il codice della lingua. Ad esempio, per indicare un sostantivo la sintassi da usare è:

{{-sost-|it}}

che produce:

Open book 01.svg Sostantivo


Questo template categorizza in modo automatico anche la voce, inserendola nell'apposita categoria (in questo caso, la Categoria:Sostantivi in italiano). Analogamente ai template linguistici, è importante prestare attenzione al codice inserito.

Se la parola di cui si tratta nella voce può, a seconda del contesto in cui si trova, appartenere a tipi differenti (ad esempio può essere sia un sostantivo che un aggettivo) è opportuno indicare entrambi i significati. Per fare ciò, è sufficiente inserire più volte il template tipo, una per ogni forma che la parola può assumere. Ad esempio, per il termine piatto che può essere sia un nome che un aggettivo, si introduce una prima volte il template {{-agg-|it}}} preceduto dal template della lingua ( == {{-it-}} == ), si procede alla trattazione completa del lemma e successivamente si inserisce il template {{-sost-|it}}}, definendo il significato che la parola assume in qualità di sostantivo, senza farlo precedere dalla lingua, ma mettendola comunque dopo il " | ". Si elencano le parti del discorso in ordine alfabetico, quindi aggettivo, avverbio, nome, pronome, verbo...

Esempio pratico per il lemma piatto:

== {{-it-}} ==
{{-agg-|it}}
{{Pn}}
# definizione
{{-sost-|it}}
{{Pn}}
# definizione

Per le forme flesse aggettivali e sostantivali e per le voci verbali, invece dei parametri "agg", "sost" e "verb" si dovranno utilizzare i seguenti "agg form", "sost form" e "verb form". I rispettivi template saranno, pertanto, così composti:

{{-agg form-|it}}
{{-sost form-|it}}
{{-verb form-|it}}

Per i verbi bisogna specificare qual'è la loro proprietà, se sono cioè transitivi, intransitivi, intransitivi pronominali o riflessivi. Per indicare la proprietà di un verbo si deve aggiungere prima del template Template:Tl (possibilmente nella prima riga dopo il template Template:Tl senza spaziatura) il template {{trans|it}} se il verbo è transitivo, {{intr|it}} se il verbo è intransitivo, {{inpr|it}} se il verbo è intransitivo pronominale, {{rifl|it}} se il verbo è riflessivo. Inoltre va aggiunto il parametro "|c" al Template:Tl, per avere un link alla coniugazione del verbo, così: {{Pn|c}}.

Esempio per verbo transitivo. Per gli altri tipi di verbo utilizzare gli altri tre template indicati poco sopra:

== {{-it-}} ==
{{-verb-|it}}}
{{trans|it}}
{{Pn|c}}

Per la lista completa delle parti del discorso fare riferimento a questa pagina

Genere e numero, declinazione o paradigma[modifica]

Template:Vedi In italiano i sostantivi, gli aggettivi, la maggior parte dei pronomi, gli articoli e alcune forme verbali (i participi) hanno un genere grammaticale. I generi grammaticali in italiano sono due: maschile (da indicare con ''m'') e femminile (da indicare con ''f''). Alcuni aggettivi e forme verbali (come il participio presente) hanno la stessa forma per il maschile e femminile (gentile, abbondante, ecc.), e alcuni linguisti li considerano di genere comune, da indicare con ''c''. Essendo la presenza del genere comune in italiano tuttora controversa, è comunque preferibile l'utilizzo di ''m'' e ''f'' al posto di ''c''. Le altre parti del discorso (avverbi, preposizioni, interiezioni e la maggior parte delle forme verbali) non hanno un genere grammaticale e dunque non va indicato.

declinazione o paradigma=[modifica]

Di fianco al genere va indicato il numero. In italiano e in molte altre lingue esistono due numeri: il singolare (da indicare con ''sing'') e il plurale (da indicare con ''pl''). Alcuni lemmi (per esempio specie) hanno la stessa forma al singolare e al plurale; in questi casi si dice che il lemma è invariabile (da indicare con ''inv'').

Se il lemma è declinabile va indicata se possibile la sua declinazione; in italiano per un sostantivo va indicato il plurale, inserendolo nel template Template:Tl. L'utilizzo di questo template è il seguente: {{Linkp|plurale del sostantivo}} Per un aggettivo (anche per un sostantivo che ha anche una forma femminile) vanno indicati anche il femminile ed entrambi i plurali del maschile e del femminile. Per aggiungere tutte le forme si usa il template Template:Tl. L'utilizzo di questo template è il seguente: {{Tabs|maschile singolare|maschile plurale|femminile singolare|femminile plurale}}. Se l'aggettivo italiano ha anche il superlativo assoluto si usa il template Template:Tl se al grado positivo ci sono quattro forme, il template Template:Tl se al grado positivo ci sono due forme. Nella maggior parte dei casi l'uso di questi template è il seguente: {{It-decl-agg4|forma al grado positivo senza desinenza}} o {{It-decl-agg2|forma al grado positivo senza desinenza}} (vedere gli esempi d'uso per entrambi i template). In alcune lingue la declinazione di un lemma comprende molte forme; in questi casi va indicato il paradigma.

Il template Template:Tl funziona per la declinazione degli aggettivi in molte lingue, in particolare le lingue romanze occidentali (italiano, francese, spagnolo, portoghese, ecc.). Esistono appositi template per le declinazioni nelle altre lingue, li potete trovare in questa categoria.

Se il lemma non è declinabile per vari motivi (ad esempio papiamento è solo singolare, forbici è solo plurale, specie è invariabile) la declinazione non va indicata.

Definizioni[modifica]

Se le sezioni precedenti sono necessarie per inquadrare una parola nel corretto ambito linguistico e grammaticale, le definizioni sono, come è facilmente intuibile, il vero "cuore" di un lemma del Wikizionario. Vediamo ora alcuni consigli utili per stilare delle definizioni il più possibile complete, comprensibili ed uniformi.


Per prima cosa, le varie definizioni vanno formattate nella forma di un elenco numerato, da realizzare ponendo all'inizio di ogni riga il cancelletto #, che risulta appunto in una numerazione progressiva:

  1. ...
  2. ...
  3. ...

In ogni riga va inserita una definizione, stringata ma completa, per ogni significato che la parola può assumere. Le definizioni vanno inserite con l'iniziale minuscola , senza alcun segno di punteggiatura alla fine delle stesse e linkando i termini principali (per fare in modo che una parola diventi un link basta metterlo tra doppie parentesi quadre, cioè: [[casa]] diventa --> casa) . È importante ricordare che le definizioni non devono essere né eccessivamente particolareggiate, né, per contro, riduttive o semplicistiche. Scopo di una definizione -come indica il nome stesso- è fornire il significato di un termine, in una spiegazione che sia chiara, esauriente ed accessibile a chiunque, ma allo stesso tempo circoscritta, senza divagazioni sovrabbondanti, trattazioni supplementari (che sarebbero più adatte ad un'enciclopedia) ed approfondimenti specialistici. È opportuno inoltre ricordare che una definizione non dovrebbe essere una specie di "riassunto" o di "semplificazione" di una trattazione più ampia (ad esempio di una voce enciclopedica), quanto piuttosto una caratterizzazione a sé stante, immediatamente accessibile e comprensibile senza bisogno di spiegazioni o conoscenze supplementari.
D'altro canto, un errore comune è tentare di definire una parola o un termine fornendo semplicemente un suo sinonimo. Questo metodo, che ad una prima osservazione potrebbe sembrare semplice ed efficiente, è in realtà da evitare il più possibile: se fosse adottato su larga scala, finirebbe col produrre una serie di lemmi costituiti da semplici rimandi ad altri lemmi, senza in definitiva fornire una vera spiegazione del loro significato.

Ad esempio, se voglio definire la parola automobile, potrei semplicemente scrivere automezzo, per definire automezzo scrivere veicolo, e così via. Questa situazione creerebbe una sorta di loop continuo di significati che si rimandano a vicenda e non danno, ad un lettore, nessuna informazione utile. Pertanto, va assolutamente evitata. Una buona definizione di automobile potrebbe essere: veicolo dotato di motore proprio, a quattro ruote, con una capienza limitata e destinata, generalmente, all'utilizzo privato... (ecc.).

Per parole che hanno significati "tecnici" o specifici è possibile, allo scopo di contestualizzare meglio la definizione, porre all'inizio di ogni riga un template di terminologia specializzata che indica l'ambito in cui la parola stessa è maggiormente usata. Per un elenco dei template di terminologia specializzata da utilizzare vedere la sezione di questo manuale Terminologia Specializzata

Eventualmente per un significato particolare può essere aggiunta una o più frasi tipo a carattere esplicativo, in corsivo e precedute da cancelletto e asterisco #*. Il numero delle frasi deve essere comunque contenuto e mai superiore a 3, la frase può essere seguita da parafrasi esplicativa non in corsivo. Esempio
#definizione
#*''esempio'': eventuale spiegazione dell'esempio


Fonti e riferimenti[modifica]

Nel creare una pagina è indispensabile citare una fonte attendibile che possa rendere più agevole il controllo sull'effettiva veridicità del suo contenuto (vedi qui per saperne di più riguardo all'importanza delle fonti). Per aggiungere le fonti si usa il template Template:Tl (da inserire in fondo alla pagina, prima di interwiki e categorie). Nella riga successiva di inserisce il template Template:Tl preceduto da un asterisco (vedere il suo manuale per l'uso). Nel caso una fonte non fosse contemplata dal template Template:Tl, si può inserirla manualmente mettendo un asterisco a inizio riga seguito dalle informazioni del caso (autore, opera, sito internet, ecc). Esempio:
{{-ref-}}
* {{Fonte|dem}}
oppure:
{{-ref-}}
* Paravia, ''[http://www.demauroparavia.it/@pagina De Mauro]'' edizione on-line
Il template Template:Tl in ogni caso può essere usato anche con fonti non contemplate dal template secondo questa sintassi:
*{{Fonte|opera= nome della fonte/casa editrice|link= link completo del lemma|testo= testo da visualizzare (solitamente il titolo dell'opera)|altro= eventuale testo aggiuntivo}}
Ovvero così:
*{{Fonte|opera= Paravia|link=http://www.demauroparavia.it/@pagina|testo= De Mauro|altro=edizione on-line}}

Se ci fossero lemmi in diversi dialetti nella pagina, per specificare a quale dialetto si riferisce la fonte si procede come in questo esempio:
*Italiano:
** {{Fonte|prima fonte}} (notare il doppio asterisco)
** {{Fonte|seconda fonte}} (una riga per ogni fonte)
*Inglese: (o qualunque altra lingua)
** {{Fonte|fonte per l'inglese}}

E così via per tutte le lingue presenti.

Template e sezioni aggiuntive[modifica]

Un lemma maggiormente ampio dovrebbe comprendere anche le seguenti sezioni, possibilmente in quest'ordine:

Sillabazione[modifica]

Template:Vedi La sillabazione del lemma in oggetto, da indicare ponendo il template Template:Tl e sulla riga successiva un punto e virgola (;) seguito dalla sillabazione stessa, completa di accento e con le sillabe suddivise dalla sequenza "spazio, pipe (cioè: |), spazio". Per esempio la sillabazione di "albero" andrà inserita così:
{{-sill-}}
; àl | be | ro
Per gli approfondimenti sulle convenzioni e la gestione dei casi particolari di questa sezione consultate la pagina di aiuto.

Pronuncia[modifica]

Template:Vedi La pronuncia del lemma in oggetto, da indicare ponendo il template Template:Tl e successivamente la pronuncia stessa. Nella maggior parte dei casi la pronuncia sarà nello standard IPA, e per inserirla si può usare il template Template:Tl (se la pronuncia è in qualche altro standard, va specificato):
{{-pron-}}
{{IPA|/'albero/}}
Per gli approfondimenti sulle convenzioni e la gestione dei casi particolari di questa sezione consultate la pagina di aiuto.

Etimologia[modifica]

Template:Vedi L'etimologia del lemma in oggetto, da indicare ponendo il template Template:Tl e successivamente l'etimologia stessa, nella forma:

dal [[lingua]] ''[[termine in corsivo]]'', "[[sua traduzione]]"

esempio:

dal [[latino]] ''[[albus]]'', "[[bianco]]" 

con il risultato:
Nuvola kdict glass.pngEtimologia / Derivazione
dal latino albus, "bianco"

Per gli approfondimenti sulle convenzioni e la gestione dei casi particolari di questa sezione consultate la pagina di aiuto.

Sinonimi[modifica]

I sinonimi della parola in oggetto, da indicare ponendo prima il Template:Tl e, nella riga successiva, i sinonimi, preceduti da un asterisco, eventualmente separati dalla virgola e, se necessario, preceduti dalla sintesi della definizione di riferimento posta tra parentesi e corsivata. Così:


Cosa si scrive Come viene visualizzato


{{-sin-}}
* ''(breve definizione1)'' [[sinonimo1]], [[sinonimo2]], [[sinonimo3]]       
* ''(breve definizione2)'' [[sinonimo4]]

Icona sinonimi.png Sinonimi

Contrari[modifica]

I contrari della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Derivati[modifica]

I derivati della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Termini correlati[modifica]

I termini correlati della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Varianti[modifica]

Le varianti della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Alterati[modifica]

Gli alterati della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Iponimi[modifica]

Gli iponimi della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Iperonimi[modifica]

Gli iperonimi della parola in oggetto, da indicare esattamente come i sinonimi, utilizzando il template Template:Tl al posto di Template:Tl;

Parole da non confondere[modifica]

Eventuali parole da non confondere colla parola in oggetto, da indicare come i sinonimi, usando il template Template:Tl e mettendole in un elenco puntato. Esempio: per monegasco (del principato di Monaco)
{{-noconf-}}
*[[monacense]]: di Monaco di Baviera

Proverbi e modi di dire[modifica]

Eventuali proverbi e modi di dire correlati alla parola in oggetto, da indicare ponendo il Template:Tl e successivamente i diversi modi di dire, nella forma di un elenco puntato contenete le diverse espressioni in corsivo ed il relativo significato non in corsivo. Esempio:
{{-prov-}}
* ''a caval donato non si guarda in bocca'': non bisogna lamentarsi dei regali ricevuti

Coniugazione[modifica]

La coniugazione o la declinazione completa. Vedi le appendici specifiche delle lingue per i template da usare, oppure consulta questa e questa categoria.

Altri progetti[modifica]

I link ad Altri progetti Wikimedia si inseriscono a fondo pagina dopo il {{-ref-}} e prima di eventuali categorie o interwiki. Prima si inserisce su una riga la dicitura:
==Altri progetti==
e nella riga successiva si inserisce il template {{interprogetto}}. Ricordiamo che oltre al {{interprogetto}} nelle pagine principali si linka a Wikipedia si linka solitamente tramite il template {{pn}}.


Terminologia specializzata[modifica]

Per specificare un ambito d'uso di un lemma, si usa quasi sempre il template Template:Tl, tranne poche eccezioni. Il template va inserito tra il cancelletto e la definizione stessa del lemma ed ha due parametri da specificare: l'ambito (che per categorizzare deve essere scritto rigorosamente in minuscolo) e la lingua del vocabolo (la stessa usata nel template Template:Tl). Se ne manca qualcuno che vorreste aggiungere, chiedete alla relativa sezione a fondo pagina. Template:Term/Man

Errori più comuni[modifica]

Template:Wikizionario:Errori comuni nell'uso di Wikizionario